BRAVE

Paola Bianchi/PinDoc - 31 agosto ore 19:00 - Teatro Doglio via Logudoro, 32

concept, coreografia e scene Paola Bianchi

musica originale Davide Fabbri, Giacomo Calli e Luca Giovagnoli
titolo musica Brave
interpreti Valentina Bravetti e Paola Bianchi
luci Paolo Pollo Rodighiero
costumi Paola Bianchi realizzati da Liana Gervasi
collaborazione artistica Roberta Nicolai
foto di scena Gianluca Camporesi
produzione Città di Ebla / Festival Ipercorpo, coproduzione PinDoc, residenza artistica Santarcangelo dei Teatri, si ringrazia Societas, Teatro Comandini
con il contributo di MiC, Regione Siciliana, Regione Emilia Romagna, Comune di Forlì
durata 45 minuti

Frutto di un lungo lavoro di ricerca intorno al tema della compresenza di due corpi diversi per abilità e percezione, di un’indagine approfondita sulla relazione, sul supporto vicendevole, sull’accettazione di limiti invalicabili pur tendendo al loro superamento, BRAVE nasce da un forte desiderio che non mette in azione i soli corpi nella scena ma, una piccola comunità che accoglie e protegge. Non c’è bravura, non c’è coraggio. C’è determinazione e desiderio. Ci sono due corpi che si incontrano: uno che torna in scena dopo nove anni di assenza, e l’altro che cerca una nuova modalità di presenza nella scena.

Iniziato nel maggio 2019 con un dialogo a distanza tra la coreografa e la danzatrice e proseguito in presenza dal 2021, lo spettacolo è parte del progetto di ricerca coreografica ELP di Paola Bianchi, un’indagine sulla relazione tra parola descrittiva e danza attraverso la trasmissione via audio di archivi di posture. Le descrizioni delle posture del corpo di Paola Bianchi nell’atto di incarnare le immagini presenti negli archivi di ELP hanno generato gli stati del corpo di Valentina Bravetti, portandola ad assumere forme, tensioni e ritmi personali, svincolati dal modello visivo del corpo della coreografa. La forma del tappeto rosso che contiene l’azione e le linee guida dello spazio in senso coreografico sono state determinate dalla Deposizione di Rosso Fiorentino, tavola conservata alla Pinacoteca di Volterra. L’analisi delle posture delle figure che circondano il cristo in un balletto di mani e di sguardi è diventata l’asse portante di una parte del lavoro coreografico.

Concept, coreografia e scene
Paola Bianchi, coreografa e danzatrice, è attiva sulla scena della danza contemporanea a partire dalla fine degli anni ottanta. Con i suoi spettacoli partecipa a festival nazionali e internazionali. Attenta alla teorizzazione delle pratiche corporee nel 2014 scrive “Corpo Politico. Distopia del gesto, utopia del movimento” (Editoria&Spettacolo). Nel 2020 vince il Premio Rete critica 9 e ¾ con ELP, un articolato progetto di ricerca legato a un’indagine approfondita del corpo, delle relazioni tra i corpi e degli immaginari culturali di cui i corpi sono depositi. Nello stesso anno Teatro Akropolis realizza “La parte maledetta. Viaggio ai confini del teatro. Paola Bianchi”, progetto cinematografico che restituisce in forma di intervista il percorso artistico della coreografa. Valentina Bravetti studia danza classica per otto anni e nel 2002-2003 si forma con Cesare Ronconi e Mariangela Gualtieri. Nel 2004 fonda con Claudio Angelini la compagnia Città di Ebla, prendendo parte alle produzioni sceniche in qualità di danzatrice; dal 2006 si occupa della codirezione artistica del Festival Ipercorpo. Dal 2014 Valentina ha la sindrome neurologica paraneoplastica che l’ha tenuta lontana dalla scena fino al 2021, anno in cui è iniziata la sua collaborazione con la coreografa Paola Bianchi.