GRETA ON THE BEACH

Associazione Culturale Van - 1 settembre ore 18:00 - Teatro Doglio via Logudoro, 32

autori e regia Francesca Foscarini, Cosimo Lopalco

musica Vessels, The Grid, Prophecies by Philip Glass, Aquarius/Let the sunshine in (The Flesh Failures) by The 5th dimension, A horse with no name by America
interpreti Giulia Anastasio, Chiara Casiraghi, Camilla Giani, Aldo Nolli, Valerio Palladino
luci Gabriele Termine
costumi Lucia Gallone
coproduzione Van, Compagnia NBDT, Compagnia degli Istanti
con il supporto di Fabbrica Europa, Parc Performing Arts Research Centre
progetto nato da Prove d’Auotore XL/Network Anticorpi XL 2019
durata 90 minuti

Greta on the beach è una riflessione sulla condizione umana.

Immersi nel suono del mare e nel canto dei gabbiani, assistiamo alla rappresentazione di un’umanità spenta, inespressa, vuota, che sa accendersi soltanto nel momento catartico del desiderio e dell’immaginazione, della nostalgia e della danza. Un paesaggio di gesti quotidiani (leggere un libro, giocare a carte, pettinarsi), di solitudine, di indifferenza e incomunicabilità – cadenzato dal rumore della risacca e all’apparenza eterno – viene rotto da momenti in cui le espressioni del corpo e del movimento abbandonano il reale per farsi metafora, simbolo, enigma.

Ognuno di questi momenti è un quadro a sé, un’apparizione che arriva e svanisce come arrivano e svaniscono i sogni e i pensieri. Quegli stessi corpi, osservati prima nella loro immutabile apatia quotidiana, si rianimano per farsi portatori di visioni (diventano pesci, ballerini, amanti, poeti, assassini, profeti) e rappresentare i sentimenti e le pulsioni dell’umano (desiderio, frustrazione, rivalità, cura, morte, passione politica).

A guidarci in questo viaggio, sospeso tra sogno e realtà, le parole apocalittiche di Nevil Shute, quelle inquietanti e abissali di T.S. Eliot e la voce di Greta Thumberg, una voce che, se come i millenaristi del medioevo annuncia la catastrofe, risuona tuttavia come speranza di redenzione nel timbro incorrotto e incorruttibile, nella sensibilità che non conosce il compromesso, nel coraggio di chi ama il coraggio e i suoi orizzonti.

FRANCESCA FOSCARINI è danzatrice, coreografa, insegnante. Il suo percorso di danzatrice inizia molto giovane con R. Castello, per proseguire con Wiktorowicz, Sciarroni, Godder e il Collettivo Jennifer Rosa. Al centro della sua ricerca poetica vi è la relazione tra corpo e intenzione, la presenza specifica del performer sulla scena e la sua relazione con il pubblico. Nel 2016 incontra Cosimo Lopalco con cui crea i più recenti lavori. È attualmente impegnata in Dove cresce ciò che salva | Archivio sentimentale del movimento, una ricerca artistica sulla natura che si svolge a Lamia Santolina, la casa giardino di Terlizzi e Modolo e in un nuovo progetto con Kronoteatro. COSIMO LOPALCO è scrittore, drammaturgo, insegnante. È autore, con Francesca Foscarini, di diversi lavori di danza e di Landing, un laboratorio interdisciplinare basato sui principi della psicogeografia. Ha pubblicato il romanzo Tutto a posto tranne me e la raccolta di poesie La città che non esiste. Vive a Londra e insegna lingua e cultura italiana a University College London.