concetto e direzione Alessandra Paoletti, Damiano Ottavio Bigi/Fritz Company
performer Damiano Ottavio Bigi, Lukasz Przytarski
composizione e progettazione sonora David Blouin
datore luci Amador Artiga Tuset
collaborazione al disegno luci Evina Vassilakopoulou / Amador Artiga Tuset / David Blouin
musica Antonio Vivaldi, Brian Eno, Antonio Caldara, The Nicholas Brothers and Cab Calloway, David Blouin
foto e video Amador Artiga Tuset, @velislavvelislav, Pavlos Kosmidis
coproduzione Compagnia Simona Bucci/Degli Istanti, TORINODANZA Festival / Teatro Stabile di Torino – Teatro Nazionale, ONE DANCE WEEK Festival – Plovdiv
con il supporto di 2WORKS / DIMITRIS PAPAIOANNOU, il FUNARO / Pistoia, Fabbrica Europa / PARC Performing Arts Research Centre – NRW Ministerium für Kultur und Wissenschaft, Teatro-Biblioteca Quarticciolo – Roma
durata 50 minuti
L’idea di Un Discreto Protagonista nasce nel periodo pandemico ed è frutto di riflessioni e pensieri che quel periodo ha inciso dentro di noi. La frammentazione dell’unità, la sua dissoluzione è il tema centrale che attraversa tutto il lavoro e si sviluppa da un frammento di tempo che si espande e che viene esplorato nella relazione, nell’armonia e nel contrasto tra le due figure in scena. Queste si muovono all’interno di uno spazio astratto, una terra di nessuno che si fa luogo di attesa; un orizzonte infinito che potrebbe essere anche una stanza chiusa. Il tempo è un tempo congelato, un’enorme pausa, in cui tutto può coesistere e da cui si apre una voragine, che è perdita, smarrimento.
“Abbiamo volutamente lasciato spazio a molteplici visioni – raccontano gli autori – affinché quello che accade in scena possa risuonare nello spettatore in modo assolutamente personale, aprendo visioni e sensazioni di fronte all’umana paura di ritrovarsi nel nulla. È racconto di un istante, l’istante del tempo che va fuori dai cardini, o prima ancora, in cui equilibrio e simmetria si rompono per dare inizio al tempo. Nessun bang, nessun rumore, solo una temporanea vibrazione dell’aria. All’interno di una pagina bianca, prende forma una narrazione, che va al di là di una storia visibile: danza pura e frammenti narrativi irrompono attraverso immagini legate ad alcune fra le storie più antiche, come pezzi di un’unica storia”.